Nel cuore della Valle delle Regine, accanto alle rive del maestoso Nilo, giace una delle meraviglie più affascinanti dell'antico Egitto: la tomba di Nefertari.
Considerata tra le più straordinarie realizzazioni dell'arte funeraria egizia per la sua incredibile bellezza e per il ricco simbolismo che la pervade, la tomba di Nefertari continua a stupire gli studiosi e i visitatori.
Questo monumento non è solo un capolavoro di decorazioni e geroglifici finemente eseguiti, ma è anche un ritratto indelebile dell'amore e del rispetto che il faraone Ramses II nutriva per la sua amata regina.
Questo articolo guiderà il lettore attraverso una visita virtuale della tomba di Nefertari, iniziando dalla sua stupefacente scoperta e passando poi alla dettagliata descrizione delle sue architetture e dei magnifici affreschi che adornano le sue pareti.
Verranno esplorate le pitture, le decorazioni e i geroglifici che narrano storie di divinità e credenze dell'egitto antico, rivelando l'intricata interpretazione e simbologia che si nasconde dietro a ogni immagine.
La vita quotidiana e il prestigio di Nefertari saranno descritti per apprezzare pienamente il contesto storico e culturale in cui la regina visse.
Nel 1904, l'archeologo italiano Ernesto Schiaparelli, direttore del Museo Egizio di Torino, fece una scoperta significativa nella Valle delle Regine in Egitto: la tomba di Nefertari, la Grande Sposa Reale del Faraone Ramesses II.
Conosciuta come QV66, la tomba era stata saccheggiata da ladri di tombe molto tempo prima della sua scoperta ufficiale, lasciando pochissimi dei tesori originalmente sepolti con la regina, incluso il suo sarcofago e la mummia.
Al momento della riscoperta, la tomba presentava condizioni disastrose.
I ladri avevano portato via quasi tutti i tesori, compresi il sarcofago e la mummia di Nefertari.
Tuttavia, alcune parti delle ginocchia della mummia furono trovate all'interno della camera sepolcrale.
Questi resti furono trasportati al Museo Egizio di Torino da Schiaparelli, dove sono ancora conservati oggi.
Nonostante il saccheggio, gli affreschi murali, tra i più dettagliati e meglio conservati delle antiche rappresentazioni egizie del viaggio verso l'aldilà, sono rimasti.
Questi dipinti murali sono sopravvissuti in gran parte grazie alla loro difficoltà di rimozione e al mancato interesse dei ladri nell'epoca antica.
Rendendo la tomba una delle più esquisite documentazioni artistiche dell'elite culturale dell'antico Egitto e della vita di una delle sue grandi regine.
La tomba di Nefertari è spesso soprannominata la "Cappella Sistina dell'antico Egitto" per la sua straordinaria bellezza e dettaglio artistico, rappresentando un'inestimabile eredità archeologica.
Nel 1986, un progetto di consolidamento d'emergenza è stato avviato a causa del deterioramento estremo della struttura, completato sei anni dopo.
Nel 1992, dalla GCI e dall'Organizzazione delle Antichità Egiziane.
Nel novembre del 1995, la tomba fu riaperta al pubblico, sebbene l'accesso sia strettamente regolato dalle autorità egiziane per prevenire ulteriori danni e deterioramenti causati dall'umidità, dall'anidride carbonica e dall'attività microbiologica introdotta dai visitatori.
Queste misure sono essenziali per preservare le delicate pitture murali che adornano le pareti della tomba.
La tomba di Nefertari, identificata come QV66, si trova nella Valle delle Regine in Egitto.
Questa struttura grandiosa, spesso paragonata alla Cappella Sistina dell'antico Egitto, copre una superficie di 520 metri quadrati, rendendola una delle tombe più ampie della valle.
L'ingresso è segnato da una scalinata di diciotto gradini che conduce a un antro decorato con immagini che rappresentano il viaggio della regina nell'aldilà, culminando con la sua unione eterna con Osiride.
L'interno della tomba è composto da diverse camere e corridoi, decorati con dipinti murali che narrano la mitologia e le credenze religiose dell'antico Egitto.
La camera principale, o camera funeraria, è una vasta stanza quadrata di circa 90 metri quadrati.
Il soffitto astronomico di questa camera è sorretto da quattro pilastri, anch'essi interamente decorati.
In origine, il sarcofago di granito rosso di Nefertari era posizionato al centro di questa stanza, simboleggiando il luogo di rigenerazione della defunta secondo le dottrine religiose dell'epoca.
Le pareti della tomba sono ricoperte da dipinti che traggono ispirazione dai capitoli 144 e 146 del Libro dei Morti.
Queste immagini dettagliate includono raffigurazioni di divinità egizie come Iside, Osiride, Anubi e Hathor, oltre a scene che mostrano Nefertari in varie trasformazioni.
Come quella in cui gioca a Senet, un antico gioco egizio, dimostrando l'importanza culturale e sociale del gioco.
Un'altra scena rilevante mostra Nefertari mentre viene presentata agli dei, accolta calorosamente nell'aldilà.
La tomba è stata progettata con un asse che va da sud a nord, parallelo al corso del Nilo, simboleggiando il viaggio della regina verso l'aldilà.
L'orientamento geografico e la disposizione delle camere riflettono le credenze e i rituali funerari dell'epoca, con particolare attenzione alla reincarnazione e alla vita dopo la morte.
La presenza di elementi architettonici come una tavola di pietra dipinta, situata nella Camera C.
Era destinata a sostenere gli strumenti funerari in onore di Amon, divinità venerata dal marito di Nefertari come dio vivente.
Le pitture e le decorazioni della tomba di Nefertari rappresentano un capolavoro artistico dell'antico Egitto, evidenziando la maestria e la complessità delle tecniche utilizzate.
La qualità e l'importanza di questi affreschi murali sono notevoli, tanto che la tomba è famosa a livello mondiale per questi elementi.
Prima di procedere alla pittura diretta, gli antichi Egizi livellavano la roccia scavata, preparando la superficie con uno strato di gesso o intonaco a base di argilla e paglia.
Questo metodo era essenziale per creare una superficie liscia su cui lavorare.
Nella tomba di Nefertari sono presenti due strati di intonaco: uno inferiore più grezzo e uno superiore più fine, che insieme fornivano una base ottimale per i dettagli minuziosi delle pitture murali.
La pittura veniva eseguita con la tecnica della tempera, dove i pigmenti venivano miscelati con un medium legante e applicati su intonaco asciutto.
Un sottile strato di bianco serviva come sfondo per tutte le pitture murali successive, con linee guida appena visibili che aiutavano gli artisti nel loro lavoro meticoloso.
Ogni colore veniva poi sovrapposto con successivi strati di vernice, aggiungendo dettagli e contorni in rosso o nero per enfatizzare le figure e gli elementi decorativi.
Le decorazioni includono una varietà di scene che rappresentano divinità egizie e testi funerari, come il Libro dei Morti, che guidano Nefertari nel suo viaggio nell'aldilà.
Le tecniche di rilievo utilizzate si dividono in rilievo incavato e rilievo a sbalzo, con quest'ultimo particolarmente sofisticato nella tomba di Nefertari, mostrando una maestria insuperata.
Un aspetto interessante è l'uso del blu egizio, un pigmento sintetico che veniva applicato sopra uno strato di nero per creare un colore blu scuro.
Questo dettaglio non solo arricchisce la gamma cromatica ma mostra anche la conoscenza avanzata degli Egizi nella preparazione dei pigmenti.
Nella tomba di Nefertari, ogni immagine e simbolo dettagliato ha un significato profondo, intrecciato con le credenze religiose e culturali dell'antico Egitto.
Le rappresentazioni di Nefertari accolta dagli dei, come Isis e Osiride, non sono solo artisticamente maestose, ma servono anche come una guida visiva attraverso il viaggio dell'aldilà.
Nel suo viaggio verso l'eternità, Nefertari è raffigurata mentre viene accolta e guidata da divinità come Isis, che la conduce simbolicamente per mano.
Queste scene non solo enfatizzano il ruolo degli dei come custodi e guide nell'aldilà, ma stabiliscono anche Nefertari come una figura di grande importanza spirituale e regale.
La presenza di Isis, ad esempio, non solo simboleggia la protezione ma anche la regalità divina, conferendo a Nefertari un posto di rilievo nell'oltretomba.
Il trono di Khepri, dove è spesso raffigurato seduto, è adornato con il simbolo di Sema-tawy, che rappresenta l'unificazione delle terre dell'Alto e Basso Egitto.
Questo simbolo, insieme alla posizione del trono su una stuoia di giunchi sopra un piedistallo a forma di Maat, rafforza il messaggio di ordine, verità e stabilità.
La Maat, in particolare, è centrale nella filosofia egizia, rappresentando la verità e l'equilibrio cosmico essenziali per la continuazione dell'ordine nell'universo.
Nelle scene dove Nefertari offre lino al dio Ptah, si osserva un altro strato di simbolismo religioso e pratico.
Ptah, dio della creazione e dell'artigianato, è raffigurato come un mummificato, il che sottolinea il suo ruolo nella rigenerazione e nella vita dopo la morte.
L'offerta di lino, un materiale prezioso per gli antichi Egizi e spesso associato con i beni funerari, simboleggia la preparazione di Nefertari per l'eternità, assicurandole provviste nel suo viaggio ultraterreno.
L'immagine della dea Maat, spesso rappresentata con una piuma di struzzo, simbolo della verità, sulla testa, è un richiamo costante all'importanza dell'ordine e della giustizia.
Senza Maat, si credeva che l'universo scivolasse nel caos, o Isfet.
Questa credenza è riflessa in modo potente nella tomba di Nefertari, dove il simbolismo di Maat permea, offrendo una visione della filosofia di vita e dell'aldilà degli antichi Egizi.
Nefertari risiedeva in un palazzo economicamente indipendente, che fungeva da comunità a sé stante.
Questo palazzo, noto come harem, ospitava non solo la famiglia reale ma anche un vasto numero di servitori e attendenti.
La ricchezza della vita nel palazzo si rifletteva negli oggetti di uso quotidiano, negli strumenti musicali, e nei numerosi articoli di bellezza e adornamento.
Gli specchi in bronzo, le scatole e i vasi per polveri cosmetiche e unguenti, così come i gioielli preziosi, erano tutti elementi essenziali della vita quotidiana di Nefertari, sottolineando il suo ruolo nelle pratiche di abbellimento e nei rituali di bellezza.
Nefertari non era solo una figura decorativa; era profondamente coinvolta nelle questioni religiose e culturali del regno.
Era strettamente associata a divinità come Hathor e Mut, la dea madre, che rappresentava l'ideale di donna.
Il suo nome completo, Nefertari Merit Mut, che significa "amata da Mut", era un titolo di grande prestigio e veniva ripetuto numerose volte nella sua tomba.
Sottolineando la sua connessione divina e il rispetto che le era riservato.
Nefertari non solo supportava Ramesses II nelle sue decisioni politiche, ma esercitava anche una notevole influenza su di lui.
La sua posizione come consorte favorita, su otto mogli, la rendeva una delle donne più potenti dell'Egitto.
La sua capacità di influenzare il faraone, uno dei più venerati nella storia egizia, è testimoniata dalla magnificenza della sua tomba, che Ramesses II commissionò per esprimere il suo affetto e ammirazione.
Oltre al suo ruolo politico e religioso, Nefertari era conosciuta per il suo impegno filantropico.
Si dedicava al sostegno dei meno fortunati e promuoveva le arti, lasciando un'impronta indelebile sulla vita dei suoi sudditi.
Questo aspetto della sua personalità rifletteva la sua benevolenza e la sua capacità di influenzare positivamente la società egizia.
Visitare oggi la tomba di Nefertari offre un'esperienza unica e profondamente toccante, immersi nell'arte e nella storia dell'antico Egitto.
Nonostante l'accesso sia limitato per preservare le preziose pitture murali, i visitatori possono ancora ammirare la maestria e la bellezza di questo sito patrimonio dell'umanità UNESCO.
La visita alla tomba di Nefertari è limitata a soli 10 minuti per ciascun visitatore, a causa delle misure di conservazione necessarie per proteggere gli affreschi.
Il costo del biglietto è di 1400 EGP, equivalenti a circa 45 USD al cambio attuale, un prezzo che riflette l'importanza e la fragilità del sito.
Nonostante il costo e la brevità della visita, l'esperienza rimane incomparabile; i visitatori rimangono stupiti dalla vivacità e dal dettaglio delle pitture, che adornano quasi ogni pollice delle pareti della tomba.
A differenza di altre tombe nella Valle delle Regine, quella di Nefertari non è protetta da vetri, il che permette una visione più diretta e personale delle opere d'arte.
Tuttavia, questo presenta anche delle sfide per i fotografi, dato che il vetro di protezione mancante può rendere difficile ottenere immagini senza riflessi.
I visitatori sono incoraggiati a rispettare queste condizioni per garantire la minima esposizione delle pitture a luci e flash dannosi.
Sebbene la visita standard sia limitata, esiste la possibilità di estendere il tempo trascorso all'interno della tomba attraverso un piccolo incentivo finanziario, comunemente noto come "baksheesh".
Questa pratica, sebbene non ufficialmente sancita, è diffusa e può permettere fino a 45 minuti di permanenza, offrendo una possibilità più approfondita di apprezzare i dettagli e la maestria degli affreschi.
Per coloro che desiderano una comprensione più profonda o non possono visitare fisicamente la tomba, è disponibile un'esperienza in realtà virtuale.
Questa tecnologia permette di esplorare la tomba di Nefertari in ogni dettaglio, come se si stesse camminando al suo interno, offrendo una prospettiva sia dello stato attuale che di quello precedente al restauro.
Questa modalità di visita è particolarmente utile per studiosi e appassionati di storia che desiderano esaminare gli aspetti più minuti delle tecniche artistiche e dei restauri effettuati.
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Le famose attrazioni dell'Egitto includono le Piramidi di Giza, il Museo Egizio, il mercato di Khan el Khalili, la Cittadella di Saladino, Alessandria, Fayoum, il Deserto Bianco, Siwa, la Valle dei Re, il Tempio di Karnak, il Tempio di Luxor, l'Alta Diga di Assuan, il Tempio di Philae ad Assuan, il Tempio di Abu Simbel, la città di Hurghada, Marsa Alam e Sharm el Sheikh.
L'Egitto offre una vasta gamma di opzioni di alloggio, in grado di soddisfare diversi budget e preferenze. Dagli hotel di lusso di alto livello come Movenpick, Hilton, Four Seasons e Sofitel, agli ostelli più modesti, ce n'è per tutti i gusti.
Anche gli hotel locali in Egitto sono disponibili in diversi stili e livelli di lusso, con un proprio sistema di classificazione. Anche se non seguono la scala internazionale delle 5 stelle, offrono comunque soggiorni confortevoli e piacevoli.
Puoi ottenere un visto per visitare la Giordania attraverso un'ambasciata o un consolato, sia presentando domanda online sul sito ufficiale del governo egiziano, sia contattando direttamente l'ambasciata o il consolato.
Si consiglia di presentare domanda per un visto almeno sette giorni prima della partenza.
È importante compilare correttamente il modulo di domanda e fornire tutte le informazioni richieste.
Sì, puoi usare la carta di credito in Egitto. Tuttavia, molte località potrebbero non accettarle, quindi è consigliabile portare anche del contante.
Assolutamente no, la lingua inglese viene studiata nelle scuole di tutto il paese. Di conseguenza, la maggior parte degli Egiziani che vivono nelle città la parla o almeno la comprende.
Puoi ottenere un visto d'ingresso per l'Egitto in diversi modi. La maggior parte dei viaggiatori deve applicare per un visto turistico, che consente soggiorni fino a 90 giorni. Alcune nazionalità sono esenti dal visto, mentre altre possono ottenerlo all'arrivo o online.
Tuttavia, se desideri rimanere a lungo termine, potresti dover richiedere un visto attraverso un'ambasciata o un consolato.
Assicurati di applicare per un visto almeno sette giorni prima della partenza. È possibile richiedere un visto online attraverso il sito web ufficiale del governo egiziano o tramite l'ambasciata o il consolato.
Assicurati di compilare correttamente il modulo di domanda e di fornire tutte le informazioni richieste.
Sì, l'Egitto è considerato una destinazione relativamente sicura per i turisti, compresi i viaggiatori solitari.
Le cabine sul ponte principale si trovano generalmente più in basso sulla nave, vicino al livello del mare.
Possono offrire una sensazione di movimento più pronunciata a causa della vicinanza all'acqua.
D'altra parte, le cabine sul ponte superiore sono situate più in alto sulla nave e possono offrire viste migliori.
Possono essere anche più vicine alle aree comuni come la piscina o il ristorante.
La scelta tra le due dipende dalle preferenze personali riguardo al comfort e alla vista.
Per quanto riguarda il volo, desidero informarti che hai diritto a 23 kg per persona in stiva e a 8 kg di bagaglio a mano per ogni persona.
Per i voli internazionali dipende dalla compagnia aerea, ma la maggior parte delle compagnie adotta le stesse regole dei voli nazionali.
La maggior parte dei monumenti, siti storici e musei in Egitto sono aperti dalle 9:00 alle 17:00. I siti storici all'aperto, come le Piramidi di Giza, sono aperti dalle 8:00 fino al tramonto.
Alcuni musei hanno orari di apertura mattutina, dalle 9:00 alle 16:00, orari serali, dalle 17:00 alle 21:00 o alle 22:00.
Durante il Ramadan, il mese sacro del calendario islamico, tenete presente che questi orari cambieranno significativamente.
