La Valle delle Regine, situata sulla riva occidentale del Nilo vicino a Luxor, è un luogo di straordinaria importanza storica e archeologica in Egitto.
Questo sito antico ha la funzione di dimora eterna per le regine e le principesse dell'antico Egitto, offrendo uno sguardo unico nella vita e nella morte dell'élite femminile del periodo del Nuovo Regno.
La valle, con le sue tombe riccamente decorate, rivela segreti affascinanti sulla cultura funeraria egizia e sulle credenze nell'aldilà.
Questo tour della Valle delle Regine permette di esplorare le tombe più significative, come quella della regina Nefertari, famosa per i suoi splendidi bassorilievi e dipinti murali.
I visitatori hanno l'opportunità di osservare da vicino l'arte funeraria egizia, di conoscere le leggende che circondano questi luoghi antichi e di capire il processo di mummificazione.
La guida fornisce anche consigli pratici per la visita, assicurando un'esperienza indimenticabile in questo sito patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Il Nuovo Regno d'Egitto, periodo che si estende dal 1552 a.C. al 1069 a.C., ha segnato un cambiamento significativo nelle pratiche funerarie dei faraoni.
Durante questo periodo, i re della XVIII dinastia abbandonarono l'uso delle piramidi tradizionali come camere di sepoltura, optando invece per tombe scavate nella roccia.
Questa decisione ha avuto un impatto sulla funzione di dimora eterna per le regine e le principesse dell'antico Egitto.
La Valle delle Regine, conosciuta in passato come Ta-Set-Neferu (il luogo della bellezza o la sede della bellezza), divenne il luogo di sepoltura principale per le regine della XVIII, XIX e XX dinastia.
Questa necropoli, situata vicino all'antica Tebe (l'odierna Luxor), contiene più di settanta tombe, molte delle quali sono elegantemente decorate.
Durante il Nuovo Regno, il ruolo delle regine egiziane ha subito una trasformazione significativa.
Da semplici consorti e madri, le regine hanno acquisito un'importanza crescente nella struttura del potere egiziano.
Le regine egiziane hanno avuto la funzione di supportare il faraone e di garantire la continuità della dinastia.
In tempi di crisi, ci si aspettava che agissero come vice dei loro mariti, assumendo responsabilità come la guida delle truppe o il governo per conto di un figlio minorenne.
In alcuni casi, potevano anche essere chiamate a governare con pieno diritto in assenza di un re più adatto.
La società egizia era abituata a vedere le donne governare come co-reggenti fino a quando i loro figli non raggiungevano l'età adulta.
Un esempio notevole è quello di Ahhotep, che governò l'Egitto durante i suoi giorni più bui mentre attendeva che suo figlio, Ahmose, raggiungesse l'età adulta.
Ancora più insolito è il caso di Hatshepsut, una faraona che regnò con successo per circa 20 anni.
Durante il Nuovo Regno, le regine principali acquisirono un ruolo essenziale nel regno dei loro mariti.
Qualsiasi tentativo di governare senza una consorte divenne un'offesa contro Maat, l'ordine divino dell'universo.
Le regine ottennero anche indipendenza finanziaria attraverso la concessione di proprietà, che permise loro di commissionare i propri monumenti e sviluppare i propri simboli religiosi.
La Valle delle Regine si trova in una posizione strategica vicino all'antica Tebe, l'odierna Luxor.
Questa vasta area archeologica si estende per circa 450 chilometri quadrati, allargandosi in direzione est-ovest.
La valle è dominata dal Monte el-Qurn, che nella religione egizia personifica la dea Mert-seger, protettrice della necropoli.
Il terreno della Valle delle Regine è prevalentemente roccioso e arido.
La sua conformazione geologica ha avuto un'influenza significativa sulla scelta di questo luogo come necropoli reale.
L'area è attraversata da un antico corso d'acqua, ormai prosciugato, che un tempo si formava durante i periodi di piogge intense.
Questo fiume temporaneo erodeva le rocce e culminava in una cascata, creando un paesaggio unico e suggestivo.
Al confine della valle si trova la Grotta-Cascata, un luogo sacro caratterizzato da numerosi graffiti in ocra rossa e nero.
Questi graffiti, risalenti al Nuovo Regno, sono dedicati al culto della dea Hathor, la "Vacca sacra".
Nella religione egizia, Hathor ha la funzione di presiedere alla rinascita solare dei morti, e la cascata era probabilmente considerata un segno divino.
Questo fenomeno naturale era visto come una sorgente soprannaturale, immagine simbolica del ventre della "Vacca Divina".
La scelta del luogo per la costruzione delle tombe nella Valle delle Regine ha avuto un'influenza significativa sulla loro realizzazione.
Durante il Nuovo Regno, i faraoni egizi abbandonarono l'uso delle piramidi come camere di sepoltura, optando invece per tombe scavate nella roccia.
Questa decisione ha avuto lo scopo di proteggere meglio i tesori reali dai saccheggiatori.
La Valle delle Regine, situata sulla riva occidentale del Nilo di fronte all'antica città di Tebe, è stata scelta per la sua posizione strategica.
Il terreno roccioso e arido della valle ha offerto condizioni ideali per la conservazione delle tombe.
La conformazione geologica dell'area, caratterizzata da un antico corso d'acqua prosciugato, ha contribuito alla creazione di un paesaggio unico e suggestivo.
Il processo di costruzione delle tombe nella Valle delle Regine ha seguito diverse fasi di realizzazione:
Selezione del sito: Gli architetti egizi selezionavano attentamente una sezione di scogliera calcarea priva di fratture e debolezze.
Marcatura: L'area da scavare veniva delineata con linee di carbone o ocra.
Scavo iniziale: Gli operai utilizzavano strumenti di rame e bronzo, come picconi e scalpelli, per iniziare lo scavo della roccia.
Tecniche di indebolimento della roccia: Veniva impiegata la tecnica del "fire-setting", che consisteva nell'accendere fuochi contro la parete rocciosa e poi bagnarla con acqua, causando fratture termiche che facilitavano la rimozione della pietra.
Rimozione dei detriti: I frammenti di pietra venivano raccolti in ceste di vimini e portati via. Il numero di ceste veniva accuratamente conteggiato per monitorare l'avanzamento dei lavori.
Levigatura delle superfici: Una volta completato lo scavo, le pareti venivano levigate e gli angoli squadrati.
Preparazione per la decorazione: Le superfici venivano rivestite con strati di malta e intonaco per creare una base liscia per le pitture.
La costruzione delle tombe era un processo complesso che richiedeva una notevole abilità e organizzazione.
Le squadre di lavoro erano divise in gruppi "di sinistra" e "di destra", a seconda del lato del corridoio su cui lavoravano.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questi lavoratori non erano schiavi, ma professionisti specializzati che vivevano in villaggi appositamente costruiti nelle vicinanze.
La realizzazione di queste tombe ha richiesto una stretta collaborazione tra varie figure professionali, tra cui architetti, scalpellini, decoratori e scribi.
Questi ultimi avevano il compito di registrare i progressi dei lavori e gestire gli aspetti amministrativi del cantiere.
Le tombe nella Valle delle Regine erano riccamente decorate e contenevano numerosi oggetti rituali, riflettendo le credenze degli antichi egizi sulla vita dopo la morte.
Queste decorazioni e arredi funerari avevano lo scopo di assistere il defunto nel suo viaggio nell'aldilà e di garantire la sua sopravvivenza eterna.
Le pareti delle tombe erano adornate con pitture e bassorilievi che rappresentavano scene di vita quotidiana, rituali religiosi e divinità.
Durante il periodo Ramesside, gli artisti iniziarono a decorare le tombe dell'élite con un maggior numero di scene religiose, sostituendo le rappresentazioni della vita quotidiana che erano state popolari sin dall'Antico Regno.
Le decorazioni includevano:
Queste rappresentazioni avevano la funzione di garantire che il defunto avesse tutto ciò di cui aveva bisogno nell'aldilà.
Le immagini di offerte di cibo e bevande, ad esempio, assicuravano che lo spirito del defunto non soffrisse la fame o la sete.
In alcune tombe, come la numero 38 attribuita alla regina Sat-re, moglie di Ramses I, è possibile osservare il processo di creazione di queste decorazioni.
Il disegnatore tracciava uno schizzo della scena con vernice rossa, che veniva successivamente corretto dal capo disegnatore con un contorno nero.
Le tombe contenevano una vasta gamma di oggetti rituali, molti dei quali erano stati creati appositamente per l'aldilà.
Questi oggetti avevano la funzione di servire il defunto nella sua vita eterna e di proteggerlo durante il viaggio nell'aldilà.
Tra gli oggetti rituali più comuni si trovavano:
Questi oggetti erano disposti strategicamente nella tomba per garantire la protezione e il benessere del defunto nell'aldilà.
Ad esempio, gli ushabti erano figurine che avevano la funzione di svolgere i lavori al posto del defunto nel mondo sotterraneo.
Le tombe contenevano anche oggetti che il defunto avrebbe potuto utilizzare nella vita dopo la morte, come mobili, gioielli e giochi.
Nelle tombe più ricche, il numero di questi oggetti poteva arrivare a migliaia.
La tomba QV66, appartenente alla regina Nefertari, è considerata la più bella e meglio conservata della Valle delle Regine.
Fatta costruire da Ramses II per la sua grande sposa reale, questa tomba si distingue per la sua complessità e ricchezza decorativa.
La struttura della tomba comprende diversi ambienti, tra cui una scala d'ingresso, un'anticamera con vestibolo, scale inferiori, una grande sala del sarcofago con quattro pilastri e una nicchia con cella finale.
Questa complessità architettonica si ispira alle sepolture faraoniche della vicina Valle dei Re, differenziandosi dalle tombe più semplici di altre regine.
I dipinti che adornano le pareti e il soffitto della tomba di Nefertari raggiungono livelli di qualità eccezionali nell'arte funeraria egizia.
La ricchezza dei colori utilizzati, tra cui verde, blu egiziano, rosso, ocra gialla, bianco e nero, e la cura dei dettagli hanno fatto guadagnare a questa tomba l'appellativo di "Cappella Sistina dell'antico Egitto".
I temi e i contenuti delle decorazioni seguono le indicazioni contenute nel Libro dei morti.
Per preservare la fragilità degli intonaci e il particolare microclima della tomba, nel 2003 si è deciso di chiuderla definitivamente al pubblico.
Tuttavia, per soddisfare l'interesse dei turisti, nel 2014 è stata realizzata una copia esatta della tomba, visitabile nella Necropoli di Tebe.
La tomba QV44 appartiene al principe Khaemwaset, figlio di Ramses III.
Scoperta il 15 febbraio 1903 durante la prima campagna di scavi della Missione Archeologica Italiana guidata da Ernesto Schiaparelli, questa tomba è la più grande tra quelle dei figli di Ramses III nella Valle delle Regine.
La struttura della tomba ricorda in miniatura quelle della Valle dei Re, con una galleria divisa in due settori, un vestibolo con due annessi laterali, una camera sepolcrale e un annesso superiore.
Le decorazioni sono caratterizzate da colori vivaci e intensi, con scene di offerta e tributo che adornano le pareti.
I dipinti nella tomba di Khaemwaset illustrano il suo viaggio rituale e simbolico nell'aldilà, mostrando il principe che incontra le principali divinità di quella regione e i geni che custodiscono le porte del regno di Osiride.
Le scene includono rappresentazioni di Ramses III di fronte a varie divinità, come Ptah, Thoth, Anubi e Ra-Harakhty.
Tra i ritrovamenti più significativi nella tomba ti sono frammenti del sarcofago in granito rosa, una reticella funeraria completa di scarabeo alato e dell'immagine dei quattro figli di Horus, e cinquanta scarabei in pasta di vetro.
Oltre alle tombe di Nefertari e Khaemwaset, la Valle delle Regine ospita altre sepolture di rilievo.
Tra queste, si distingue la tomba KV20, la più antica della valle, appartenente a Thutmose I e sua figlia Hatshepsut, entrambi faraoni della 18ª dinastia.
Un'altra tomba degna di nota è la KV55, attribuita ad Akhenaten (Amenhotep IV), faraone della 18ª dinastia noto per aver introdotto il culto di Aten.
Sebbene la tomba della sua famosa moglie, la regina Nefertiti, non sia stata ancora identificata con certezza, quella di Akhenaten è indubbiamente situata nella Valle dei Re.
La Valle delle Regine, conosciuta nell'antico Egitto come Ta-Set-Neferu o "il luogo della bellezza", è avvolta da un'aura di mistero e fascino che perdura fino ai giorni nostri.
Questo sito archeologico, situato vicino a Luxor, ha la funzione di dimora eterna per le madri, le consorti e i figli dei faraoni, custodendo segreti e leggende che hanno resistito al passare dei secoli.
Come molti siti archeologici egizi, anche la Valle delle Regine ha le sue storie di maledizioni.
Sebbene non esistano prove concrete di queste maledizioni, le leggende si sono diffuse nel corso degli anni, alimentate dalla scoperta di tombe violate e dal mistero che circonda molte delle sepolture.
Una delle storie più intriganti riguarda la tomba della regina Nefertari, considerata la "Cappella Sistina dell'antico Egitto" per la bellezza dei suoi dipinti.
Si dice che la tomba sia protetta da una potente maledizione che colpisce chiunque osi disturbare il riposo eterno della regina.
Questa leggenda ha contribuito a creare un'atmosfera di reverenza e timore intorno alla tomba, che è stata chiusa al pubblico nel 2003 per preservare le sue fragili decorazioni.
La Valle delle Regine continua a custodire numerosi enigmi che affascinano archeologi e appassionati di storia.
Uno dei misteri più intriganti riguarda l'identità di Tanedjemet, la cui tomba (QV33) è stata scoperta recentemente.
Le informazioni su questa principessa o regina, che visse probabilmente durante la XIX dinastia, sono ancora confuse e misteriose.
Si ipotizza che possa essere stata la moglie di Ramses I e la madre di Seti I, ma la sua vera identità rimane avvolta nel mistero.
Un altro enigma riguarda il riutilizzo delle tombe nel corso dei secoli.
Molte sepolture sono state depredate già nell'antichità e successivamente riutilizzate per sepolture comuni di gruppi familiari non reali. In epoca greco-romana, la valle divenne addirittura un cimitero popolare, perdendo il suo carattere elitario.
Questo fenomeno solleva domande sulla percezione della sacralità del luogo nel corso del tempo e sulle ragioni che hanno portato al suo abbandono.
La presenza di eremiti copti in epoca cristiano-bizantina aggiunge un ulteriore strato di mistero alla storia della valle.
Alcune tombe abbandonate furono trasformate in eremi, e i monaci distrussero molti degli antichi affreschi, ritenendoli opere demoniache.
Questo periodo ha lasciato tracce indelebili sulla valle, creando un intreccio unico tra l'antico Egitto e il cristianesimo primitivo.
Sulla base delle informazioni fornite nei risultati della ricerca web, ecco un riepilogo di ciò che è stato trovato nella Valle delle Regine in Egitto:
Nella Valle delle Regine si trovano le tombe di regine, principesse e alcuni nobili dalla XVIII alla XX dinastia, che va dal 1552 a.C. al 1069 a.C.
Sono state ritrovate oltre 61 tombe a partire dalla XVIII dinastia. Molte di esse vennero modificate nel corso del tempo per poter contenere più corpi.
Sono stati ritrovati papiri che testimoniano uno dei primi scioperi dei lavori durante la XX dinastia, oltre che le prime tombe aperte nella Valle delle Regine dai predoni del deserto.
Sono stati trovati simboli riconducibili al cristianesimo nelle tombe Q73 e 60, a testimonianza dell'utilizzo di alcune tombe come rifugi da parte delle popolazioni copte in Egitto fino al VII secolo d.C.
La tomba più famosa è quella di Nefertari, moglie prediletta di Ramses II, costruita nel 1290 a.C. e recentemente riaperta al pubblico dopo interventi di restauro.
Oltre alla tomba di Nefertari, sono aperte al pubblico solo altre 3-4 tombe all'interno della Valle delle Regine.
La Valle delle Regine, situata vicino a Luxor, è facilmente raggiungibile con diversi mezzi di trasporto:
In aereo: L'aeroporto internazionale di Luxor è il punto di arrivo più comodo per i visitatori che giungono da lontano.
In treno: Per chi proviene dal Cairo, è possibile prendere un treno che arriva alla stazione di El-Mahata Square a Luxor.
In crociera: Molti visitatori scelgono di includere la Valle delle Regine come parte di una crociera sul Nilo, con rotta verso Assuan.
Una volta a Luxor, è possibile raggiungere la Valle delle Regine con un taxi o un tour organizzato.
Durante la visita alla Valle delle Regine, è importante osservare alcune regole fondamentali:
Abbigliamento adeguato: Coprirsi in modo appropriato, considerando il caldo e il rispetto per il luogo sacro.
Protezione dal sole: Indossare un copricapo e portare con sé acqua sufficiente per rimanere idratati.
Comportamento rispettoso: Mantenere un atteggiamento consono al luogo, evitando rumori eccessivi e gesti inappropriati.
Fotografie: Verificare le regole specifiche riguardo alle fotografie, poiché in alcune aree potrebbero essere vietate.
Conservazione: Non toccare o danneggiare in alcun modo le antiche strutture e i dipinti.
Il periodo migliore per visitare la Valle delle Regine dipende dalle preferenze personali e dalla tolleranza al caldo. Tuttavia, si consiglia di:
Gli orari di apertura variano a seconda della stagione:
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L'Egitto offre una vasta gamma di opzioni di alloggio, in grado di soddisfare diversi budget e preferenze. Dagli hotel di lusso di alto livello come Movenpick, Hilton, Four Seasons e Sofitel, agli ostelli più modesti, ce n'è per tutti i gusti.
Anche gli hotel locali in Egitto sono disponibili in diversi stili e livelli di lusso, con un proprio sistema di classificazione. Anche se non seguono la scala internazionale delle 5 stelle, offrono comunque soggiorni confortevoli e piacevoli.
Puoi ottenere un visto per visitare la Giordania attraverso un'ambasciata o un consolato, sia presentando domanda online sul sito ufficiale del governo egiziano, sia contattando direttamente l'ambasciata o il consolato.
Si consiglia di presentare domanda per un visto almeno sette giorni prima della partenza.
È importante compilare correttamente il modulo di domanda e fornire tutte le informazioni richieste.
Sì, puoi usare la carta di credito in Egitto. Tuttavia, molte località potrebbero non accettarle, quindi è consigliabile portare anche del contante.
Assolutamente no, la lingua inglese viene studiata nelle scuole di tutto il paese. Di conseguenza, la maggior parte degli Egiziani che vivono nelle città la parla o almeno la comprende.
Puoi ottenere un visto d'ingresso per l'Egitto in diversi modi. La maggior parte dei viaggiatori deve applicare per un visto turistico, che consente soggiorni fino a 90 giorni. Alcune nazionalità sono esenti dal visto, mentre altre possono ottenerlo all'arrivo o online.
Tuttavia, se desideri rimanere a lungo termine, potresti dover richiedere un visto attraverso un'ambasciata o un consolato.
Assicurati di applicare per un visto almeno sette giorni prima della partenza. È possibile richiedere un visto online attraverso il sito web ufficiale del governo egiziano o tramite l'ambasciata o il consolato.
Assicurati di compilare correttamente il modulo di domanda e di fornire tutte le informazioni richieste.
Sì, l'Egitto è considerato una destinazione relativamente sicura per i turisti, compresi i viaggiatori solitari.
Le cabine sul ponte principale si trovano generalmente più in basso sulla nave, vicino al livello del mare.
Possono offrire una sensazione di movimento più pronunciata a causa della vicinanza all'acqua.
D'altra parte, le cabine sul ponte superiore sono situate più in alto sulla nave e possono offrire viste migliori.
Possono essere anche più vicine alle aree comuni come la piscina o il ristorante.
La scelta tra le due dipende dalle preferenze personali riguardo al comfort e alla vista.
Per quanto riguarda il volo, desidero informarti che hai diritto a 23 kg per persona in stiva e a 8 kg di bagaglio a mano per ogni persona.
Per i voli internazionali dipende dalla compagnia aerea, ma la maggior parte delle compagnie adotta le stesse regole dei voli nazionali.
La maggior parte dei monumenti, siti storici e musei in Egitto sono aperti dalle 9:00 alle 17:00. I siti storici all'aperto, come le Piramidi di Giza, sono aperti dalle 8:00 fino al tramonto.
Alcuni musei hanno orari di apertura mattutina, dalle 9:00 alle 16:00, orari serali, dalle 17:00 alle 21:00 o alle 22:00.
Durante il Ramadan, il mese sacro del calendario islamico, tenete presente che questi orari cambieranno significativamente.